By VITTORIA AGANOOR POMPILJ Non fu di fiele abbeverato? Il petto non gli squarciÒ l’ignobile scherano? Non fu percosso, irriso, e un’empia mano non lo inchiodÒ sul legno maledetto? Pur, quale mai piÙ glorÏoso e forte risorgere, se ancor tuona la voce dell’Osanna, e dovunque apre una croce le braccia, dall’idea vinta È la morte? Armenia, ed anche a te squarciato il seno vedo dai nuovi farisei. Raccolto hanno il fango a scagliartelo sul volto; per dissetarti apprestano il veleno. Ma se l’insazÏata orda ferina sulle tue membra flagellate e grame oggi rinnova la tortura infame del Golgota, la tua Pasqua È vicina. |