Per me si va nella citta dolente. —Dante Poi di tanto adoprar, di tanti moti D'ogni celeste, ogni terrena cosa, Girando senza posa, Per tornar sempre la donde son mosse; Uso alcuno, alcun frutto Indovinar non so. Sola nel mondo eterna, a cui si volve Ogni creata cosa, In te, morte, si posa Nostra ignuda natura; Lieta no, ma sicura Dell' antico dolor . . . Pero ch' esser beato Nega ai mortali e nega a' morti il fato. —Leopardi
PROEM Lo, thus, as prostrate, "In the dust I write My heart's deep languor and my soul's sad tears."<
|