(Page 391) AHI bella Italia, giÀ sublime e diva! Come ti pon' in man de' tuoi ribelli Che ti darann' ognor aspri flagelli, E di ciascun tuo ben resterai priva. Hor ogni alta virtute in te fioriva, Arme, dottrine, sculture, penelli, Architetture, fabriche e martelli: La prisca etÀ tant' alto non saliva. GiÀ tutti i stuoli barbareschi e rei Furono soggetti al tuo Felice scanno, Et or t'inclini a lor come a' tuoi Dei. Adunque piangi con perpetuo affanno, Pensando a quel che fosti e a quel che or sei, Che quanto È il ben ch'È perso, È tanto il danno. Marcello Filosseno.
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